Banchetto nuziale e cena di prova: presunzione di sua gratuità.

Il Giudice ha stabilito la presunzione di gratuità della cena di prova precedente alla scelta della location per il banchetto nuziale.

Con sentenza 267/17 il Giudice di Pace di Pontedera ha stcena di provaabilito che la cena di prova del banchetto nuziale deve essere considerata gratuita, anche se poi gli sposi decidono di non festeggiare più nella location prescelta.

Per tale motivo i futuri sposi, ne l caso non siano soddisfatti della qualità delle pietanze, nulla dovranno versare per la c.d. “cena di prova”.

I fatti: due futuri sposi avevano visitato diversi luoghi dove poter festeggiare il loro banchetto nuziale.

Il proprietario di una delle location visitate, ha allora invitato i futuri sposi ed i loro genitori ad una cena “di prova”.

Terminata la cena ed evidentemente non soddisfatti del cibo e del trattamento, gli sposini hanno successivamente deciso di non sposarsi più in quella villa; di tutta risposta il proprietario, a distanza di tempo, ha chiesto loro il conto della cena.

Gli sposini di sono rifiutati di pagare la cena ed il Giudice ha deciso che nulla avrebbero dovuto pagare gli sposi, in quanto invitati alla “cane di prova”.

E’ infatti interesse di chi fornisce il servizio di catering dimostrare al cliente la qualità dei prodotti che offrirà. Poco verosimile risulta la asserzione del sig. XXX che la gratuità della cena sarebbe venuta meno ove non fosse stato mantenuto l’accordo contrattuale in quanto altrimenti che cena di prova sarebbe stata?

Viene infatti spontaneo domandarsi: nel caos in cui la prova fosse andata male e i commensali non avessero gradito la qualità della cena e in conseguenza di ciò avessero deciso di non effettuare più il banchetto presso la struttura, sarebbe stato chiesto loro il pagamento? Ma allora perché parlare di cena di prova se non vi è la possibilità di recesso?”.

sent 267-17-31082017112747

 

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